E’ davvero difficile per qualsiasi tipo di persona riuscire a restare impassibile davanti a una bella auto di lusso. Ma non una macchina a causo, parliamo proprio di una di quelle 4 ruote capaci di far tremare le gambe a chiunque per le sue caratteristiche! Abbiamo trovato in assoluto il prodotto leader di questo settore, capace di far la differenza per bellezza, prestigio e costo!
Parliamo di un articolo d’epoca, noto a tutti come l’Apollo 3500 GT Spider datata 1964. E’ un modello molto particolare, forse il più particolare tra quelli costruiti a livello storico. La macchina venne progettata da Milt Brown e Ron Plescia, con carrozzerie in alluminio, realizzate interamente a mano. L’obiettivo principale era quello di ottenere un mezzo che fosse competitivo con le migliori GT a livello europeo da corsa durante gli Anni ’60. E questo gioiellino è finito all’asta!
Come è nata l’auto di lusso Apollo 3500 GT Spider
Secondo molti esperti, quello che si nota vedendola è un tocco di massima italianità, mixato al meglio con lo stile e il design tipico americano. Questa sportiva ha un’estetica davvero affascinante, e non delude neppure a livello di motore e meccanica. L’ispirazione per il modello nasce da un incontro perfetto tra Ferrari e Aston Martin, ovvero tra stile e grinta su strada.
Non a caso ci troviamo di fronte a un Buick V8, che è una famiglia di motori prodotta dalla General Motors tra il 1953 e il 1981. Veniva prodotto in alluminio, a 144 kg, risultando tra i più leggeri in assoluto per il periodo storico di produzione della macchina. Nel complesso l’Apollo 3500 GT Spider è quindi una 4 ruote che sa offrire prestazioni superiori, grazie alla potenza messa in relazione al peso specifico. L’auto venne commercializzata in un primo momento a un modico prezzo di 6.000 dollari, che erano già considerati una fortuna al tempo. Ma rappresentano un costo ben lontano rispetto alle stime odierne, che arrivano a toccare quota 500mila dollari.
Da considerare che l’Apollo fu prodotta e venduta in due versioni: una era Apollo 3500 GT e l’altra la 5000 GT, entrambe con cambio manuale a 4 rapporti. La versione di cui parliamo noi, finita all’asta, erogava dai 149 ai 168 kW di potenza a 5000 rpm.
Un oggetto da collezione
E’ facile quindi riconoscerla come una macchina da collezione, che presenta grande fascino e una quasi assoluta unicità. Non a caso, la scarsa quantità di risorse portò Brown e Plescia a fermare la produzione delle auto dopo aver terminato appena 88 modelli.
La bassa produzione ha quindi rappresentato negli anni un vero e proprio plus, capace di aumentare il prestigio di questo mezzo. Non è quindi così assurdo dire che a oggi le Apollos godono di grande richiesta, e soprattutto di un fascino elevato. Restano ancora molte domande in merito al prezzo medio attribuito a questa macchina, ma gli esperti non hanno voluto sbilanciarsi troppo e prendere una posizione a riguardo.
E’ certo però che un Apollo 3500 GT Spider del 1964 è un pezzo storico, che potrà ancora fare felici i più affezionati e appassionati sostenitori del settore delle auto d’epoca.