L’alta moda è da sempre considerata l’origine della moda stessa. Il primo couturier, il primo a tagliare ed assemblare i tessuti d’alta moda fu l’inglese Charles Worth che iniziò a lavorare presso la corte di Napoleone III creando soprattutto abiti da sogno per la moglie dell’imperatore.
I tessuti d’alta moda dell’epoca erano vaporosi e sensuali. La moda dell’epoca era un misto tra fasto e rigore per dar vita a creazioni preziosamente uniche ed inimitabili. Questa caratteristica di unicità dell’abito haute couture è rimasta ancora oggi.
L’alta moda è infatti considerata una moda esclusiva ed elitaria: abiti fatti a mano con un’alta attenzione verso i tessuti pregiati oltre che le tecniche di produzione. Secondo il New York Times la couture esiste perché qualcuno si prende cura di un abito e passa le giornate a selezionare i tessuti d’alta moda per creare qualcosa di unico.
Ci vogliono circa ottocento ore di lavoro per produrre un abito di alta moda a cui possono lavorare fino a venti persone. Solitamente questi abiti utilizzano solo tessuti pregiati destinati all’alta moda e ricamati, poi, interamente a mano ed ogni dettaglio è controllato alla perfezione.
Dietro le quinte dei più famosi Red Carpet
Le sarte che lavorano nel mondo degli abiti e dei tessuti d’alta moda oggi rappresentano un piccolo esercito definito delle “petites mains” (le piccole mani) proprio perché cuciono quasi tutto a mano. Solitamente una sarta di haute couture resta fedele alla propria maison così come esistono aziende tessili e di accessori che, collaborando, crescono insieme agli stilisti stessi così da creare tessuti ed applicazioni inimitabili.
Gli abiti d’alta moda sono nel medesimo tempo espressione del genio e della creatività dello stilista, che traduce, attraverso i tessuti, le proprie idee sia questo un investimento per aumentare la notorietà del marchio ed incrementare le vendite del pret-à-porter.
In tema di immagine e comunicazione, i vestiti da sera, spesso molto creativi ed estrosi, anche grazie alla straordinarietà dei tessuti d’alta moda utilizzati, vengono indossati dalle celebrità sui red carpet e ogni maison cerca di vestire i personaggi dello showbiz più apprezzati del momento. Nicole Kidman fu una delle prime attrici a cavalcare questa “moda” indossando un abito realizzato con preziosi tessuti haute couture.
Esempi di tessuto per l’alta moda:
- La seta è sicuramente uno dei tessuti più utilizzati nell’alta moda, grazie alle sue caratteristiche quali l’estrema leggerezza che contribuisce ad accentuare anche la vestibilità dell’abito. La seta è la più nobile e la più fine delle fibre naturali, fresca d’estate e calda d’inverno. Esistono quattro gruppi di tessuti: le tele o taffetas, le saglie o diagonali, i rasi o satin e gli jacquard.
- Lo shantung è un tessuto di seta dall’aspetto ruvido, caratterizzato da nodi, che non sono altro che un’imperfezione ma al contempo una rarità, considerato che questo difetto è un pregio che rende ancora più esclusivo il tutto. È un tessuto d’alta moda che non si stropiccia è resistente ed elastico.
- Tra i tessuti per l’alta moda spicca sicuramente il velluto. I veri velluti sono tessuti composti da un tessuto di fondo e da fili supplementari di ordito che vengono tagliati, formando il pelo corto. In genere questo tessuto viene utilizzato dalle case di moda per la costruzione di abiti e giacche dalla foggia importante.
- A chiudere questo breve elenco dei tessuti d’alta moda, il lino: una fibra naturale cellulosica estratta dallo stelo della pianta omonima. il filato che si ottiene si presenta con una mano fresca, dalla lucentezza serica e da una resistenza molto elevata. Grazie a questa sua duttilità, il lino è tra i tessuti più impiegati all’interno del processo creativo dell’haute couture.
Per informazioni più dettagliate, si rimanda all’articolo di approfondimento su “Tessuti per alta moda” di Ratti, oggi uno dei maggiori player mondiali nella produzione di tessuti e accessori di alta gamma.